Salmo 12

                                        Salmo 12
Per la fine; salmo di Davide.
1 Fino a quando, Signore, ti dimenticherai di me?
Per sempre?
Fino a quando distoglierai il tuo volto da me?
2 Fino a che porrò pensieri nell’anima mia,
dolori nel mio cuore lungo il giorno?
Fino a quando si innalzerà il mio nemico su di me?
3 Guarda, esaudiscimi, Signore Dio mio:
illumina i miei occhi,
che non mi addormenti nella morte,
4 che non dica il mio nemico: Ho prevalso su di lui.
I miei oppressori esulteranno se sarò scosso.
5 Ma io nella tua misericordia ho sperato;
esulterà il mio cuore nella tua Salvezza.
6 Canterò al Signore che mi ha beneficato
e salmeggerò al nome del Signore, l’Altissimo.

Per la fine; salmo di Davide.
Per la fine, salmo di David. Fine della legge è Cristo a giustificazione di ogni credente
1 Fino a quando, Signore, ti dimenticherai di me?
Per sempre?
Fino a quando distoglierai il tuo volto da me?
“Fino a quando cioè ritarderai da me la comprensione spirituale di Cristo, che è Sapienza di Dio e giusto fine di ogni anelito dell'anima? Fino a quando volgerai da me il tuo volto? Come Dio non dimentica, così non distoglie il suo volto: ma la Scrittura si esprime secondo il nostro costume. Si dice che Dio distoglie il suo volto quando non si fa conoscere dall'anima che non ha ancora puro l'occhio della mente”. ( Agostino )
Dal profondo della sua angoscia il peccatore innalza a Dio la sua invocazione di salvezza.
“Si è forse dimenticato il Signore del figlio suo? Fino a quando l’anima mia sarà deserta ed abbandonata?
Fino a quando il Signore terrà lontano da me il suo volto?”.
Non c’è preghiera più gradita al Padre di quella che esce da un cuore consapevole della propria miseria.
“E’ una grazia sperimentare l’abbandono da parte di Dio. Molti non lo sperimentano. Il salmista lo prova; non ne può più e leva il suo grido a Dio”. ( Crisostomo )
“Dio nasconde il volto, che gli angeli contemplano sempre, perché ci ricordiamo di lui. Dio cessa di nascondere il suo volto quando l’anima diventa capace di guardarlo”. ( Origene )
La maggior parte dei Padri afferma che il volto di Dio è il Cristo. La faccia o il volto esprimono la relazione tra il Padre e il Figlio o tra il Figlio e il Padre.
“Il salmista non domanda le cose della terra, ma solo la benevolenza divina”. ( Crisostomo )
2 Fino a che porrò pensieri nell’anima mia,
dolori nel mio cuore lungo il giorno?
Fino a quando si innalzerà il mio nemico su di me?
La mia anima è fatta per un solo pensiero: quello di Dio.
Il mio cuore, per una sola gioia: quella del Suo amore.
Non mi sovrasti il Maligno coi suoi tormenti, ma fugga lontano dalla mia mente e dal mio cuore.
“Fino a quando porrò propositi nella mia anima? Non c'è bisogno di porre propositi, se non nelle avversità. Dunque: Fino a quando porrò propositi nella mia anima è come dire: fino a quando sarò nelle avversità”? ( Agostino )
“Chi passa da un progetto all’altro è come chi si smarrisce nelle tenebre”. ( Eusebio )
“Ogni uomo comincia con l’accumulare una gran quantità di progetti nel suo animo; poi, alla fine, non gli resta che un solo disegno: il disegno di Dio, grazie al quale lo Spirito riposò sul germoglio di Iesse. ( Origene )
3 Guarda, esaudiscimi, Signore Dio mio:
illumina i miei occhi,
che non mi addormenti nella morte,
Volgi verso di me il tuo sguardo, Signore Dio mio,
esaudisci la mia supplica, illumina gli occhi del mio cuore,
perché io non mi addormenti nella morte.
Garanzia di salvezza è lo sguardo del Signore.
Egli guarda, perché tutte le cose siano buone.
Il Signore esaudisce la preghiera di chi si lascia giudicare e scrutare dal suo sguardo amoroso e previdente.
Ogni carne giace assopita nella morte del peccato.
La luce del Signore apra i nostri occhi, desti i nostri cuori
dalla morte. Non i morti, ma i viventi nel tuo nome, avranno vita eterna.
“Tra tante calamità, se tu mi sottrai il tuo aiuto, la tristezza invaderà il mio animo e io mi addormenterò per la morte”. ( Origene )
“Illumina i miei occhi perché vedano la verità, perché una morte spaventosa non segua al sonno dell’accidia”. ( Cirillo Alessandrino )
4 che non dica il mio nemico: Ho prevalso su di lui. 
I miei oppressori esulteranno se sarò scosso.
Non dica il Maligno: Ho prevalso su di lui.
I miei oppressori esulteranno se sarò smosso dalla mia speranza di risurrezione.
“Tutte le volte che pecchiamo, il diavolo dice: Ho prevalso su di lui!
Come gli angeli gioiscono per un peccatore che fa penitenza, così i demoni danzano per chi pecca”. ( Origene )
“Affinché mai dica il mio nemico: ho vinto contro di lui. Dobbiamo temere l'insulto del diavolo. Coloro che mi tormentano esulteranno, se avrò vacillato. Parla del diavolo e degli angeli suoi. Costoro non esaltarono per Giobbe il giusto, quando lo tormentavano, perché egli non vacillò , cioè non si scostò dalla stabilità della sua fede”. ( Agostino )
5 Ma io nella tua misericordia ho sperato;
esulterà il mio cuore nella tua Salvezza.
Non saranno delusi quelli che confidano nella misericordia del Signore; esulterà il loro cuore nel Figlio Salvatore.
“Spero di essere confermato nella fede dalla tua misericordia” ( Gerolamo )
“Ma che cosa hai fatto per essere esaudito? Risponderà: Nella tua misericordia ho sperato”. ( Crisostomo )
6 Canterò al Signore che mi ha beneficato
e salmeggerò al nome del Signore, l’Altissimo.
A quale nome dell’Altissimo dobbiamo innalzare il nostro canto di lode, se non a quello del Figlio suo Gesù?
“Il profeta canta già, ma canterà sempre meglio a mano a mano che avanzerà e quando la sua corsa sarà consumata” ( Cirillo Alessandrino )
“Esulterà il mio cuore nella tua Salvezza: cioè in Cristo, nella Sapienza di Dio. Canterò al Signore che mi ha colmato di beni; di beni spirituali, che non hanno attinenza con il giorno umano. E inneggerò al nome del Signore Altissimo, cioè con gioia rendo grazie e faccio un uso ordinato del mio corpo: questo è appunto il cantico spirituale dell'anima”. Agostino )

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